A grande richiesta torniamo nei luoghi meravigliosi della val Gesso, dove non c'è moltissimo di
ciclabile ma quel poco val ben la pena di ripeterlo periodicamente.
La salita al rifugio Valasco è particolarmnte affollata, per fortuna è una larga strada.
Proseguendo in salita, la folla svanisce.
In breve termina la parte più rilassante; il fondo sconnesso e la pendenza elevata impongono
di tacitare i cardiofrequenzimetri, per chi ce l'ha.
All'altezza della breve galleria avvistiamo i 3 ritardatari.
Breve pausa al lago inferiore di Valscura.
Nei pressi del lago avvistiamo una stambecca col suo stambecchino, per nulla spaventati
dalla nostra presenza.
Proseguiamo, su terreno sempre più difficile.
Breve tratto di portage.
Ancora camosci in relax.
'sti camosci farebbero di tutto pur di essere immortalati dalla fotocamera di un turista.
Siamo al clou del percorso, sulla mitica Strada.
Oltrepassiamo il lago Claus.
Con pochi minuti di bici a spalla siamo al rifugio, magnificamente posizionato
a margine del lago delle Portette.
All'interno, spendiamo quasi tutti i soldi che abbiamo in birra, e non ce ne viene molta.
Ripartiamo in discesa, ripercorrendo per intero la via dell'andata, conoscendo bene tutte le altre
alternative.
Comprese le risalite.
Nei pressi del lago di Valscura ritroviamo la famigliola, su cui si scatenano le fotocamere.