A sorpresa, per la prima uscita dell'anno, si raduna un discreto gruzzolo di impavidi, a sfidare il freddo umidissimo del canavese (del tutto simile a quello del torinese).
Alla prima rampa il freddo è dimenticato.
Alla seconda siamo in tenuta estiva.
Alla terza c'è bisogno di una sosta.
Il percorso prosegue tranquillamente fino all'attacco della salita per la cresta, dove qualcuno finge di forare un tubeless pur di posticipare quella che sarà alla fine l'unica salita decente della giornata.
Calano le nebbie, nonostante ci si alzi di quota.
Il divertente sentiero di cresta che stavolta percorriamo in salita.
Oltrepassiamo la torre della Bastia, e proseguiamo in direzione Andrate.
Imbocchiamo il noto sentiero, che si rivelerà parecchio insidioso, non dissimile da un tappeto di saponette.
Rientriamo senza danni, ed emigriamo fino a Montalto per un modesto spuntino (il finale di questo giro è da rivedere).