Finalmente anche noi proviamo quella che molti autorevoli testi definiscono una "classica del cicloalpinismo". Ovviamente infrasettimanale!
Attraversiamo subito la diga del lago di Pontechianale.
Bel sentiero su lungolago.
Poi cambiamo versante e attacchiamo la salita in direzione rifugio Savigliano, piuttosto ripida.
Abbandoniamo la sterrata e proseguiamo sul sentiero Lanzetti, che da strada inerbita diventa strettissimo single track, facile ma esposto.
Superiamo Grange del Mago, siamo in vista di Chianale.
Tocca quindi una breve discesa su facile sentiero, che ci condurrà nel vallone di Soustra.
Imboccato il vallone si intuisce da subito quale sarà il nostro destino: si pedala su erte proibitive.
Ma più spesso si spinge la bici.
Pedaliamo su bellissimo sentiero a tratti in discesa...
...e in ampie zone pianeggianti
Tuttavia, quando c'è da fare dislivello positivo, tocca quasi sempre spingere.
Necessitiamo di numerose soste; per fortuna il clima è perfetto.
Dopo una lunga sessione di portage, arriviamo stremati alla meta, pedalando gli ultimi simbolici metri.
Le abbiamo portate fin quassù, facciamogli pure una foto con lo sfondo del Monviso, ovviamente nascosto dalla sua nuvoletta.
Passiamo un pò di tempo a guardarci intorno, il paesaggio è dei più suggestivi.
Una sola nuvoletta sul sole è sufficiente a far calare la temperatura a +8C°, meglio avviarci in discesa, nel vallone di Vallanta.
La prima parte del sentiero è molto impegnativa, esposto con tornanti stretti e sdrucciolevoli.
All'altezza del rifugio Vallanta.
Oltrepassato il rifugio il sentiero si allarga, e si può accelerare.
Continuando a scendere, si procede su facile sterrata, da fare a cannone.
Ancora qualche tornante.
Siamo in vista del lago e delle auto.
Date le velocità, chiudiamo più in fretta del previsto e ci trasferiamo a Sampeyre, primo posto utile per una birra.
Bellissima giornata, bella esperienza, che difficilmente riperetemo.
Con le bici.