Eccoci alle prese con un altra infrabike importante, che attira ben 6 lavoratori indefessi.
Si pedala comodamente sulla lunga e facile salita, con clima ideale.
Raggiungiamo e superiamo il lago Lauson, oltre il quale la strada è chiusa al traffico motorizzato.
A un certo punto si intravede la meta, che incute un pò di angoscia.
La strada, sempre ottimamente pedalabile, si alza con lunghi e spettacolari traversi.
Arriviamo infine alla conca Cialancia, dove è d'obbligo una lunga sosta di riflessione. Nel frattempo ci ha raggiunti Susanna, che incredibilmente aveva scelto un giro a caso e ci ha ritrovati tra i piedi.
Inizia il previsto calvario.
Senza troppo agonizzare raggiungiamo il colle, dove ci fermiamo a lungo.
A un certo punto tocca però scendere, ed è un brusco risveglio!
Saltato il primo sentiero che esiste solo sulla carta, scendiamo al lago Ramella.
Tocca quindi risalire, nuovamente a piedi, su passaggio attrezzato con corde fisse.
Ne valeva la pena, gran bella veduta sul lago di Envie, nostra prossima tappa, che però impiegheremo non poco a raggiungere.
Proseguiamo su esaltante discesina su cresta puntando il Cappello d'Envie.
Che però dura poco: dopo un altro passaggio di arrampicata il sentiero, per quanto poco ripido, risulta poco ciclabile.
Finalmente raggiungiamo la zona alta degli impianti di risalita, che costeggiamo per poco.
In breve siamo sul bellissimo traverso che in discesa punta alla zone delle miniere.
Discesa molto impegnativa, con qualche passaggio impossibile.
Saltiamo a piè pari la sosta al lago d'Envie, e proseguiamo sul lungo e rilassante traverso che conduce al colle della Balma.
Si continua a scendere sul divertente e facile sentiero a tornanti che porta in zona miniere.
Il sentiero evidentemente non è molto battuto.
Imbocchiamo quindi la lunga e veloce sterrata che porta a Prali.
Ultimissima variante su sentiero semi abbandonato fino a Prali Villa, poi via in discesa sulla provinciale che riporta alle auto.
Grande gita e gran finale alla birreria East & West ad Abbadia Alpina!