2010
 
 
24 luglio: Pilaz - Pian di Verra
 
 

Molti curiosi per questo nuovo giro, su traccia firmata D&G (Davide e Gabriele ovviamente). Si parte con temperatura da sogno, sotto i 15°C.

Primo breve tratto su asfalto.

Salita su bella strada a fondo naturale nel bosco. Prime belle vedute sui ghiacciai del gruppo del monte Rosa.

A Mascognaz abbandoniamo la sterrata e proseguiamo su sentiero per raggiungere Crest.

Dapprima facile e divertente.

Ma poi si spinge, e a lungo.

Arriviamo a Crest, dove si spera di riprendere a pedalare.

Non va molto meglio, sulle strade di servizio degli impianti.

Salendo, la strada diventa più abbordabile, in bellissimo ambiente.

Poi di nuovo un muro.

Meritato riposo; si fa la pesa dell'acido lattico prodotto.

Si prosegue con saliscendi poco impegnativi. Speriamo bene, il giro è ancora lungo.

Tra una rampa e l'altra, scorci spettacolari.

Raggiungiamo in discesa il rifugio Ferraro e proseguiamo su promettente sentiero che dovrebbe condurci al pian di Verra inferiore.


Anche qui le speranze sono mal riposte, e si porta la bici, sia in salita che in discesa.

Finalmente al pian di Verra inferiore, dove qualcuno getta la spugna.


Trovandoci di fronte a una sterrata stranamente pedalabile, non possiamo esimerci dal proseguire per il pian di Verra superiore.


Raggiungiamo la meta, dove non vale la pena di fare una foto, e giriamo subito le bici.

La lunga discesa su ripida sterrata ci porta a S.Jacques, dove ci aspetta la risalita sull'altro versante. Anche qui perdiamo dei pezzi; peccato, perchè la salita è stranamente di quelle gradevoli, e piuttosto breve.

Ci immettiamo sul lungo e bellissimo sentiero balcone, pressochè pianeggiante.

Un paio di brevi gallerie necessitano di una fonte di luce.

Si esce allo scoperto con lunga pedalata in bell'ambiente di prati e pascoli, ben diverso dal comprensorio sciistico dell'altro versante.

Un pò di traffico sulla stretta sterrata.


Si rientra nel bosco con un lungo ed esilarante sentiero che costeggia un canale.

Basterebbe questa parte del percorso, per ripagarci delle fatiche assassine patite sull'altro versante.

Si chiude con una lunga discesa su divertente mulattiera, da fare tutto d'un fiato (senza foto, quindi). Purtroppo non troviamo un locale adeguato per chiudere degnamente queste 10 ore di bici, e ci dobbiamo accontentare di una misera birrettina al bar dell'hotel Foyer, da evitare, se si può. Bel giro, ma da rivedere!