Cucuzzoli ridotti all'osso per questo nuovo giretto in valle Stura. Data la scarsa partecipazione, si parte in anticipo sui tempi previsti. Ci accorgeremo in seguito di aver lasciato dietro dei volontari che si erano aggregati senza dir niente a nessuno.

Primo breve tratto su asfalto; il timore è di rimanere cotti anzitempo.

Alzandosi invece il clima migliora, e ci possiamo godere la bella salita.

Nei pressi del Gias del Vallonetto la strada è quasi celata dalla vegetazione, esuberante, vista la stagione.

Proseguiamo sugli ultimi tornanti.

Ed eccoci al colle Salsas Blancias.

Lasciamo alla nostra destra la strada dell'altipiano della Gardetta, e proseguiamo su promettente single track.

Con alcuni spettacolari passaggi, ci alziamo ulteriormente.

E imbocchiamo il lungo e straordinario traverso che in lieve salita ci condurrà fino alla meta.

Pochi i passaggi franati e da percorrere con attenzione.

Ed eccoci in vista del colle del Vallonetto.

Ancora qualche tratto in contropendenza.

Siamo alla meta!. Nel frattempo sono arrivate le nuvole, e inizia a piovere.

Ci fiondiamo perciò subito in discesa, sempre su stretto sentiero, facile e divertente.

Ritorna il sole, e al colle della Montagnetta ci concediamo una lunga pausa per aspettare due ritardatari.

Proseguiamo in discesa su traccia appena visibile nel prato fiorito.

A un certo punto la discesa si fa ripida, in direzione del torrente.

Il secondo attraversamento del rio Servagno risulta un pò complicato, a causa di una frana che ha parzialmente cancellato il sentiero.

Risaliamo di pochi metri e ci immettiamo sul GTA che scende dall'Oserot, che già conosciamo.

Proseguiamo sull'impegnativa ma entusiasmante discesa, che porta ai ruderi di Servagno e poi con una lunga serie di stretti tornantini plana direttamente sulla statale, che in pochi minuti di discesa riporta a Pietraporzio.

In paese festeggiamo questo giro memorabile assieme a Guido Apo e ai suoi, anche loro reduci da una pedalata ben più che soddisfacente!