A dispetto del meteo sfavorevole, raggiungiamo la Valle d'Aosta, dove MauroA ci propone un nuovo itinerario, almeno per noi. Iniziamo con una sezione di riscaldamento su fondovalle, in direzione Montjovet.
Si inizia finalmente a salire.
La prima parte del percorso è molto varia, con diversi saliscendi.
Il capogita ride, il bello deve arrivare.
Ancora qualche km in scioltezza.
Prende quindi il via la salita finale, presentata con aggettivi preoccupanti.
A un certo punto si materializza il muro!
Feroce e nemmeno tanto breve, si rifiata solo nei tornanti: un vero cimento!
Raggiungiamo questo benedetto col Vert, ma il programma prevede di proseguire finchè ce n'è, di strada o di fiato.
Finalmente arrivati, si tratta di un punto teoricamente panoramico, in assenza di nuvole.
La temperatura invernale impone una sosta breve, e siamo subito in discesa, su bella strada inerbita.
Si attacca quindi un sentiero nel bosco, molto impegnativo.
Tocca fermarci quasi subito: un copertone della FSR di LucaL si squarta: per il lattice niente da fare.
Si prosegue, su passaggi sempre più difficili.
Nel complesso, il sentiero risulta troppo ostico: a tutti, chi più chi meno, tocca fare una passeggiata con la bici.
A metà della discesa si imbocca un altra mulattiera. Speriamo bene, al capogita iniziano a fischiare le orecchie.
Questo sentiero risulta decisamente più abbordabile, e totalmente ciclabile per tutti.
Pit stop cumulativo, per una pizzicatura sulla FSR di Filippo.
E per un foro sulla Rush di Michele, su cui il lattice stagionato non può far nulla.
Planiamo direttamente su Arnad, a pochi metri dalle auto.
Si chiude coi classici bicchieri vuoti la giornata positiva e divertente, anche se difficilmente il giro verrà ripetuto. Torneremo invece nella salumeria di riferimento a fare scorte di salumi e formaggi.