2009
 
 
23 settembre: Pietraporzio - colle Oserot
 
 

Infrasettimanale di lusso, per due soli volontari. Lungo trasferimento, ma organizzazione vincente: alle 9.00 si dà il primo colpo di pedale! Seguiremo un'ottima traccia scaricata dal sito MTB SANREMO (grande Ale!)

Pochi metri di statale e via su strada interdetta al traffico, che si alza gradualmente.

In breve siamo già su sterrata, con fondo e pendenza ottimi.

Usciti dal bosco, l'ambiente inizia a farsi suggestivo.


Superato il Gias del Vallonetto la strada si fa più ripida, ma non di molto. Il clima perfetto aiuta la progressione, e il dislivello si accumula velocemente.


Gli ultimi tornanti in valle Stura...

...ed eccoci al colle di Salsa Blancias, che ci introduce in valle Maira.

Seguiamo la cosiddetta "autostrada del Gardetta" in direzione dell'omonimo rifugio.



Siamo al rifugio, ovviamente chiuso: sull'argomento ci tocca incassare l'ironia di un gruppo di bikers tedeschi.

Breve sosta e si riparte.

Raggiungiamo e oltrepassiamo il passo della Gardetta, e continuiamo a salire alla vista del rifugio e dell'inconfondibile sagoma della Rocca la Meja.

Lasciamo la vista dell'altopiano e ci troviamo di fronte ad un incredibile traverso che conduce al passo di Rocca Brancia.



La spettacolare strada, fatto salvo qualche brevissimo passaggio coperto dalle frane, è ancora perfettamente percorribile in sella.

Eccoci al passo di Rocca Brancia, dove teoricamente terminerebbe la salita.

Nel dirigerci verso la via di discesa, notiamo però che la strada prosegue e continua ad alzarsi con un altro lungo traverso ed un paio di tornanti: impossibile resistere, dobbiamo andare a vedere!




All'altezza del primo tornante riusciamo anche a pestare la neve!

La strada si riduce a stretto ed esposto single track, che si alza in ambiente spettacolare.

Raggiungiamo in breve quella che sarà la meta odierna, il colle Oserot, con vista eccezionale su quel che rimane della strada che conduce al passo Peroni.

Giriamo la bici e ci avviamo in discesa, definitivamente.


Imbocchiamo il GTA, che con un percorso lunghissimo ed estremamente vario, ci condurrà direttamente sulla statale.

Il lago Oserot.

Altro lago, innominato.

La discesa è entusiasmante, e mai troppo difficile.




A un certo punto inizia il rosario di tornantini, anch'essi piuttosto abbordabili.


Un brindisi a quella che verosimilmente risulterà la gita più bella dell'anno!