Secondo giro; ambizioso, stando alle indicazioni della traccia. Lungo e gradevole trasferimento per raggiungere Monno.
Da Monno saliscendi (in prevalenza scendi) fino a lambire Edolo.
Poi salita bitumata deserta, con pendenze disumane.
Raggiungiamo finalmente malga Mola e lo sterrato, apparentemente pių rilassante
Apparentemente!
Lunghissimo tratto con prevalenza di salita durissima e qualche breve tratto che consente di riprendere fiato
Raggiungiamo piuttosto provati la strada che sale da Trivigno, dove ci si presenta come un miraggio un improbabile punto di ristoro.
Che a dispetto delle apparenze ci salva la vita!
Proseguiamo sulla bella strada (asfaltata) che prima in salita e poi con lungo e panoramico traverso conduce al passo del Mortirolo.
Raggiungiamo il passo, tra i pių insignificanti mai visti, e scendiamo per poco in direzione Monno.
Risaliamo quasi subito in direzione Pianaccio. Anche qui, ambiente suggestivo, bella salita, ma strada asfaltata e aperta al traffico.
Idem per buona parte della discesa. Per fortuna non si vedono automobili.
Intermezzo pubblicitario. Guanto Gore super prestigioso al terzo utilizzo. Accattatevillo!
Sorprendentemente abbandoniamo il bitume per una strada forestale, me ce ne pentiamo: pendenza intorno al 40% e fondo disastroso, e ci aspettano ancora parecchi kilometri per rientrare!