Infrasettimanale di lusso; finalmente proviamo la traversata da Ceva a Finale che meditavamo da tempo. Ci mettiamo in viaggio in compagnia di una rumorosa scolaresca.
Arriviamo a Ceva.
Eccoci alla partenza: il meteo è dubbio, ma siamo fiduciosi.
Un pò di autostrada.
Poi si inizia a salire, in modo deciso.
Ben presto ci rendiamo conto che la descrizione del percorso, tratta dal libro di G.Suda, è a dir poco deficitaria; dovremo arrangiarci con la cartina, l'esperienza, e del sano ravanamento.
Una delle rare soste. Si inizia a profilare la classica corsa contro il tempo, per acciuffare il treno del ritorno.
Moltissimi i bivi e le varianti, poche le indicazioni.
NS del Deserto, non poteva che chiamarsi così.
Un pò di monotona salita su asfalto, e siamo al lago di Osiglia.
Da Osiglia parte l'ultima, brutale salita.
Uno dei rari esseri viventi incrociati durante la giornata.
Qui il percorso è segnato, con un nome che non potrebbe essere più esplicito.
Raggiunto il crinale, ancora problemi; le indicazioni ci guidano sulla strada sbagliata, e la faggeta del Melogno si rivela impraticabile.
Decidiamo di tornare a Osiglia, su percorso improvvisato e praticamente vergine.
Rifacciamo la salita da Osiglia, ma su asfalto, e raggiungiamo il Melogno. Per cercare di prendere l'ultimo treno utile, dovremo fiondarci a tutta velocità in discesa.
La discesa è stata più veloce del previsto, avanza un pò di tempo per rilassarci in spiaggia...
...e per una birra in piazzetta a Finale.
Non è stato proprio un successo clamoroso, ma abbiamo acquisito informazioni sufficienti per riuscire il prossimo anno!