Ancora previsioni meteo disastrose, ma non ce ne curiamo, e saliamo di quota.
A Pavaglione, la prima sorpresa: lo stretto e divertente single track dell'anno scorso è diventato un autostrada sterrata. Ottimo!
Avanza ancora un pezzo di sentiero, ma i lavori vanno avanti.
Oltrepassiamo il futuro casello autostradale.
Riprendiamo a salire, assieme alle nuvole.
Prove di portage con la test bike. Sarà la volta buona?
Arriviamo a destinazione, e tanto per cambiare si battono i denti.
Uno dei due Luca sta facendo un errore!
Il tempo di avviarci in discesa, e inizia a piovere; la visibilità è scarsa.
Particolarmente emozionante, il ciotolato bagnato misto a fogliame e a radici umide.
Terminato il primo tratto di sentiero, un altra sorpresa: una slavina gigantesca ha spazzato via tutto, sentiero compreso. Raggiungere l'altro versante diventa rischioso.
Ripercorriamo parzialmente la strada della salita, per poi intercettare il percorso corretto.
Lungo il sentiero degli orridi, altra sorpresa: il rigagnolo che si riusciva quasi a superare in sella è diventato un torrente impetuoso. Tocca arrangiarsi.
L'acqua che arriva dal nevaio soprastante procura una piacevole senzazione di blocco circolatorio. Quante emozioni!
Falcemagna. Pierlorenzo sta pensando alle parole del Guru di qualche ora prima: "E anche per oggi abbiamo scampato la pioggia!"
Tagliamo il resto del sentiero e scendiamo per sterrata, annaspando. Dopo tanta acqua finalmente un pò di birra.