2007
 
 
29 luglio: Alpe Devero  
 
The day after, provati nel fisico ma non nello spirito, proseguiamo il nostro week end in val Formazza, puntando l'alpe Devero, che abbiamo spesso sentito nominare e di cui non sappiamo nulla. Parcheggiamo un paio di tornanti prima dell'inizio del parcheggio a pagamento (da 5 a 8 euri), non certo per avarizia, ma per fare un pò di riscaldamento in più.
 
Una delle millemila cascate.
 
A dividere il parcheggio da 5 euro da quello da 8 c'è una galleria. Ci passano solo le navette, perchè i posti in alto sono esauriti. Ma dove stiamo andando?
 
Ed ecco l'alpe Devero.
 
E' un'ampia spianata, dall'aspetto vagamente idilliaco, dove non circolano mezzi a motore. Il silenzio è confortante.
 
 
 
Non abbiamo una meta precisa, la giriamo in lungo e in largo, a passeggio.
 
 
 
L'afflusso turistico è impressionante, un ipermercato di domenica. Però ci si disperde bene, e poi sono tutti a piedi, a parte noi.
 
 
 
Saliamo alla diga del lago di Devero, su sterrata con pendenza feroce.
 
Proviamo ad aggirare il lago.
 
Il sentiero è improponibile per lunghi tratti, oltre ad essere abbastanza affollato. Torniamo indietro.
 
 
 
 
 
Ridiscesi all'alpe, troviamo quello che fa per noi: defilata rispetto agli agriturismi più affollati e superprenotati, la locanda Alpino ci apparecchia una bella tavolata nel cortile. Si parte!
 
 
I simpatici gestori della locanda: trovandosi la cucina ad una rampa di scale dal cortile, li costringiamo a fare più dislivello di quello che abbiamo fatto noi in bici.
 
Un successo, anche questa gita!
 
Il pomeriggio prosegue con una breve visita alla chiesa monumentale di Baceno.
 
Poi ci si incammina per visitare gli orridi di Uriezzo.
 
 
 
 
 
Decisamente interessante e suggestivo! Chiudiamo questo week end intenso e soddisfacente, ringraziando il Generale che ci ha ottimamente guidati.