2006
 
 
1-2 luglio: Tende - Monesi - Via Marenca - Cuneo  
 
Prima foratura del giorno, e siamo ancora in treno! La meta è un sentiero poco conosciuto in una zona strabattuta, assemblato con un ampio giro di due giorni.
 
Eccoci a Tende, pronti a partire.
 
Dopo un preludio di bitume fino a La Brigue, si comincia a salire, su una bella e deserta strada sterrata, martellati dal sole.
 
E' uno dei momenti più caldi della storia dei Cucuzzoli!
 
Per fortuna la pendenza è modesta, si decide per una andatura al rallentatore.
 
Ci portiamo in una zona d'ombra, ma l'umidità peggiora le cose.
 
Poco prima di Basse Sanson c'è la fontana salvavita.
 
Immessi sulla tradizionale strada militare della Via Del Sale, si prosegue in direzione Tanarello.
 
Ormai prossimi al colle ai 2000 m, la condizione climatica è terribile, ci sono 36°C, sembra di pedalare in un forno acceso.
 
Ci gettiamo esausti alla volta di Monesi.
 
Alla Vecchia Partenza si ricomincia a ragionare.
 
L'accoglienza è come sempre ottima per chi necessità il reintegro delle energie profuse sui pedali.
 
I gestori sono anche simpatici.
 
Il giorno dopo non siamo proprio al massimo della forma, ma non manca la motivazione.
 
Risaliamo al Tanarello, col timore di incappare in un altra giornata torrida.
 
Al colle invece le cose vanno meglio, e decidiamo di percorrere il sentiero previsto.
 
Si inizia subito a spingere la bici, poi si pedala su single track aereo.
 
 
E' il tema dominante del tracciato: brevi ma feroci tratti con bici al fianco seguiti da altri più pedalabili in salita o in discesa .
 
L'ambiente si rivela subito straordinario, si pedala in un grandissimo giardino fiorito!
 
 
 
 
 
 
Attraversiamo la zona di Colla Rossa, la cui origine del nome è facile da capire.
 
 
 
Una frana ci riporta brevemente coi piedi per terra
 
Dopo un traverso a piedi sotto il monte Bertrand ci aspetta un altro bellissimo tratto in cresta.
 
Il fondo cambia ancora, qui si pedala sui classici "piatti rotti".
 
 
 
 
 
Planiamo al colle delle Vecchie, a pochi metri dalla strada militare.
 
Proseguiamo sul sentiero, anche qui piuttosto difficile da pedalare, soprattutto visto lo stato di forma generale.
 
Non si cammina per molto, tuttavia, basta non soffrire l'esposizione.
 
Una foratura è una buona idea per riprendere fiato!
 
In vista del rifugio Don Barbera.
 
 
Al colle del Lago dei Signori rientriamo nella cosiddetta civiltà, una marea di mezzi a motore, con qualche merenderos che si nutre di polvere allo stato puro.
 
Attraversiamo la Conca delle Carsene in senso contrario a quello tradizionale.
 
 
Tagliamo il colle di Tenda puntando direttamente a Limone seguendo la traccia della competizione svoltasi la settimana prima.
 
Il percorso è mille volte più divertente della discesa sullo stradone, non lo dimenticheremo.
 
 
Arrivati a Limone qualcuno ha la fortuna di salire sul treno, altri dovranno proseguire in bici fino a Cuneo, a poi ancora odissea per tornare a Torino. Nonostante Trenitalia, rimarrà comunque il ricordo di una gita straordinaria!