2006
 
 
29-30 aprile: 5 terre - CAI  
 
Prima volta in bici alle 5 terre, col CAI, capitanati da Massimo, qui al briefing.
 
Prendiamo il via dal santuario della Madonna di Soviore.
 
Breve preludio su asfalto.
 
In breve siamo sul sentiero 1, che percorreremo quasi integralmente.
 
Dopo un primo tratto ampio e carrabile, la via si trasforma in lunghissimo e divertente single track, interamente pedalabile.
 
 
Uno dei rari tratti veramente impegnativi.
 
 
La sella della f800 di Daniele si disunisce in un momento poco opportuno: verrà ripristinata a suon di nastro adesivo.
 
 
 
 
Cucuzzoli in posa in uno dei numerosissimi momenti di pausa.
 
 
 
 
Si scende puntando il traguardo.
 
Il Maestro mira all'immondizia: la centrerà?
 
Ci attende l'ambiente idilliaco del Santuario della Madonna del Monte Nero, dove pernotteremo.
 
Il tempo di reidratarci brevemente, e scendiamo verso il mare.
 
La bellissima mulattiera, unica via di accesso al Santuario.
 
 
Giunti a quota zero, cerchiamo di mimetizzarci coi bagnanti, con scarso successo.
 
Al termine della pausa spiaggia tocca risalire, e la mulattiera perde un pò del suo fascino.
 
Finalmente il relax definitivo, su uno scorcio indimenticabile.
 
Nell'accomodarci, ci si interroga preoccupati sulla funzionalità notturna delle campane.
 
Di notte le campane non suoneranno, ma non serviva: la sistemazione nelle ex celle dei monaci è sufficiente a creare un atmosfera di mistica spiritualità.
 
Il giorno dopo si riparte, su percorso più rilassante.
 
 
 
Il Maestro senza tubeless non ci si trova, è un colabrodo!
 
Dal Santuario della Madonna di Reggio imbocchiamo la bella mulattiera che scende a Vernazza.
 
 
 
 
 
 
Vernazza. Bici ammassate.
 
Umani ammassati.
 
Nella bolgia umana si fa largo senza timori il Ras di Vernazza!
 
Si fa il pieno, prima della lunga salita finale che ricondurrà alle auto.